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PRIMAVERA 2019

                         

 

P R I M A V E R A   2 0 1 9

 

 

 

ARCIMBOLDO - FIORI DI PRIMAVERA
ARCIMBOLDO - FIORI DI PRIMAVERA

 

 

 

LODE DI VIRGILIO ALLA PRIMAVERA

 

 

Ver adeo frondi nemorum, ver utile silvis;

vere tument terrae et genitalia semina poscunt.

Tum pater omnipotens fecundis imbrimbus Aether

coniugis ingremium laetae descendit et omnis

magnus alit magno commixtus corpore fetus.

Avia tum resonant avibus virgulta canoris

Et Venerem certis repetunt armenta diebus;

parturit almus ager Zephyrique tepentibus auris

laxant arva sinus; superat tener omnibus humor;

inque novos soles audent se germina tuto

credere, nec metuit surgentis pampinus austros

aut actum caelo magnis aquilonibus imbrem,

sed trudit gemmas et frondes explicat omnis.

Non alios prima crescentis origine mundi

inluxisse dies aliumve habuisse tenorem

crediderim: ver illud erat, ver magnus agebat

orbis et hibernis parcebant flatibus Euri. . .

                                                         VIRGILIO, Georgiche,lib.II

 

 

 

 

 

 

P R I M A V E R A

Ed ecco che un susino

bianco sbocciò sul verzicar del grano.
Come un sol fiore gli sbocciò vicino

un pesco, e un altro. I peschi del filare

parvero cirri d’umido mattino.

Uscìano le api. Ed or s’udiva un coro

basso, un brusìo degli alberi fioriti,

un gran sussurro, un favellar sonoro.

Dicean del verno, si facean gl’inviti

di primavera. Per le viti sole

era ancor presto, e ne piangean, le viti,

a grandi stille, in cui fioriva il sole.

 

                                                               GIOVANNI PASCOLI

 

 

 

EQUINOZIO   di   PRIMAVERA

 

   Nel nostro campo il mandorlo è in fiore.  La giornata risplende di primavera.

   Il fiore del mandorlo, i germogli sul prato, l’azzurro forte del cielo, gli alberi che tutt’intorno risuonano per gli uccelli canori e la tiepida brezza che allieta le tenere gemme e le fronde novelle, questa è la primavera!

 Splendore che ritorna dall’origine del mondo nascente, dall’età di Saturno alla Saturnia Tellus; un giorno uguale a questo anche allora risplendeva e i germogli si affidavano sicuri al nuovo sole, come quest’oggi: ver illud erat, ver magnus agebat/orbis et hibernis parcebant flatibus Euri. . .

 Quella era la primavera, la nostra primavera, riviviamola insieme, amici e fratelli, qui e ora, nella gioia di allora che visse il mondo intero, nella eterna gloria         della Saturnia Tellus.

 

SATUR FU FERE MARS

 

   E a voi, gentili lettori, dedichiamo questi nostri versi augurali che vogliono richiamare la primavera nei cuori italici; felicemente appressatevi al canto, amici tutti, sulle note di questa nostra composizione musicale dedicata alla primavera di quest’anno che vogliamo sia l’anno del risveglio italico:

 

 

 

 

IL CANTO DELLA FIORITURA

PRIMAVERA ITALICA

 

 

Mite e ridente il volto della luna

nel firmamento è apparso tra le stelle.

Or che le pleiadi già spargono fiori

e la violetta odora in su la soglia,

dal tiglio che le fronde rinverdisce,

la capinera manda intorno il canto.

Nell’alba, che richiama le colline

aperte all’augurale primavera,

lucente come il ritmo dei mondi

riecheggia nuovo il canto,

lauda festosa e antica,

d’amor l’eternal canto.

 

 

Oh, che sbocci, che sbocci,

è tutto gemme e fiori!

 

Nel tripudiar dei cuori

gran festa là nei prati,

s’annuncia primavera

d’italico splendore!

Oh, che inni, che canti,

issate la bandiera,

spiegate i gonfaloni,

batte d’Italia il cuore!

 

 

E sarà un sol fiore

 che smaglia in un col sole

questa terra in amore.

 

 

IL CANTO DELLA FIORITURA
Il canto della fioritura.mp3 [8.85 MB]
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