AI PATRIOTTI

 

 

 

 

Domani 31 dicembre 2020, e il seguente 1 gennaio 2021, per l'intera durata dei due giorni, gli italiani, uomini e donne, spengeranno i televisori e silenzieranno le radio al fine di evitare visione ed ascolto di discorsi e dibattiti vani ed ipocriti, perturbanti l'animo, l'intelligenza e persino il gusto dello schietto eloquio italico.

 

 

 

 

GENTI D'ITALIA

 

CONTRO L'IMPERVERSANTE

 

PESTE DELLA DEBOSCIA

 

NUTRITE IL FUOCO DELLA RIBELLIONE

 

 

 

 

 

 

   Giornata bella, con il sole! Qui nella nostra valle, limpida l’Albula scorre tranquilla. I discorsi menzogneri trasmessi da gole sinistre, non hanno sfiorato l’orecchio italico; l’acervo acescente e mortifero d’un animismo demoniaco, malefico, dalle smorte labbra e da spente mura e piazze, precipita negli abissi avernali.

 

 

IL SOLE NUOVO SPLENDE FESTOSO

 

 

   Genti d’Italia, operate affinché le menti si affinino, si dirugginino gli animi! arrotate la spada dello spirito! Nulla di più nobile di chi sa rinnovare nella sua intimità il combattimento, fugare le tenebre e celebrare luminosa vittoria.

 

 

 31 dicembre 2020, fine dell'anno duro

 

 

 

 

 

 

UNIAMOCI, AMIAMOCI;

 

STRINGIAMCI A COORTE!

 

 

   È l’invocazione del giovane poeta Goffredo Mameli nel Canto degli Italiani, oggi inno nazionale; perché un popolo sia occorrono l’unione e l’amore. Queste parole nei vuoti 'Palazzi', ma anche nelle piazze affollate, in questi anni risuonano vane. Un popolo diviso da odi e rancori, quindi non fuso in unità, corre il rischio d’esser calpesto e deriso e d’essere assoggettato a straniera, barbara cultura. Individualismo e particolarismo portano inesorabilmente alla decadenza; l’egoismo è sempre principio di dissoluzione.

 

Stringiamci a coorte! vuol dire offerta di sé, dedizione alla Patria.

 

   È la nostra Patria, l’Italia, la Cuna del Mondo. Se l’Italia soggiace, la Civiltà che regge tutte le altre Civiltà declina, perisce un mondo.

 

 

limen Salī, sta berber